Month: September 2017
La Salle France
“Vi farò pescatrici e pescatori di uomini …”
Due Fratelli, Angel e Josetxo;dueSorelle (della Pureza di Maria),Gotzone e Virginia; due laiche lasalliane, Maria Nives e Maria Victoria detta Chiqui;una manciata di energici educatrici ed educatori; una cittadina a 40 chilometri da Granada, una casa che non veniva più usata da un’altra congregazione…
Il “mare magnum” dei diritti dei bambini, diritto alla cura e alla tenerezza, diritto a relazioni significative ed educativamente valide e fedeli, diritto alla casa e allo studio, diritto al gioco e allo sviluppo dei propri talenti, diritto alla protezione contro ogni violenza e abuso, diritto ad “una vita bella” e alla speranza…
Tradizioni, avventure e camminieducatividifferenti che s’incrociano e s’integrano per una risposta che sia effettiva, efficace e segno della “mistica del vivere insieme” perché per fare una rete bisogna essere vicini e lontani, collegati e flessibili, aperti e saldi…
Una ventina tra bambini, ragazze e ragazzi con cammini feriti e instabili… piccoli migranti, vittime della tratta, bambini tolti a famiglie e/o genitori incapaci di assicurare il necessarioamore fecondo, maturo e fedele perché le vite non si perdano, non siano violate dall’inizio, non vengano sfruttate e segnate dalla violenza e dall’egoismo…
Nella pesca ognuno ha il proprio Dio, Signore, Allah, Abbà… o forse nessuno, ma qui sotto lo sguardo del Papà-Mamma dei cieli, tutti trovano spazio, tutti sono lodati e ringraziati per il pane quotidiano, tutti sono ricondotti ad esser Uno, a prendersi cura di queste figlie e figli, a vegliare sulle ferite e sui sogni di ciascuno e di tutte e tutti. È il solo creatore, onnipotente e Eternamente piccolo e fragile, totalmente Altro e profondamente Prossimo che si rivela nel volto del bambino che soffre e nell’adulto che accoglie.
L’Hogar che senza sosta né titubanza accoglie e segue, cura, abbraccia, fermamente segna e raddrizza il cammino di ciascuno e del gruppo, presenza che non si spaventa e neppure retrocede davanti al dolore innocente e al dovere umano ed evangelico della salvezza
“Ho mangiato per mesi l’immondizia” racconta uno dei ragazzi, il viaggio sulla barca narra un altro; il
fidanzato che l’ha buttata sulla strada segna la vita di una ragazza; “Non ho un papà, solo una mamma” grida arrabbiato con estrema violenza l’ultimo bimbo arrivato; un corpo segnato da cicatrici e segni… e possiamo solo immaginare la situazione dei cuori…
La chiamata ad esser madri, fratelli, sorelle e padri di coloro che sono posti ai margini della vita dall’egoismo, dalla povertà, dalla guerra e dalla fame… è chiamata a lasciare che il cuore sia profondamente ferito, mai rimarginato per poter a tua volta “toccare il cuore di coloro che Dio ti affida”… chiamati ad esser sognatori e custodi delle stelle, con piedi nudi sulla terra calda per custodire sogni che sarebbero infranti e schiacciati contro la dura realtà del mondo che non valorizza il piccolo, il debole, il Povero, ma che così riacquistano vita e futuro, come semi sempre pronti a germogliare, ricevendo il necessario amore.
Non sempre è facile quando cuori così giovani sono stati feriti nel profondo, la violenza e la rabbia esplodono quando meno te l’aspetti e tutti i piccoli ne sono toccati… torna la paura, il terrore, ricordi dolorosissimi riaffiorano nei cuori; ma c’è anche voglia di riscatto e richiesta di aiuto da parte di chi, arrivato con sospetto, è stato sopraffatto della tenerezza e dall’impegno affinché ci sia vita in abbondanza, non solo per lui, ma per tutti.
C’è speranza, c’è salvezza perché sono scelti, chiamati, consacrati, “forgiati” e inviati …. e non sono soli in quest’avventura di paternità e maternità perché lo Spirito che procede dal Padre al Figlio è con loro, in loro, per loro e una comunità diversa, vasta e ampia li accoglie e li protegge nella lotta contro il male…
Neppure il cancro e la prospettiva di sei mesidi vita hanno fermato una sorella, e con lei la comunità La Salle-Pureza di Loja, a donarsi e spendersi e a vivere, con gli ragazzi “pescati” e feriti nel profondo, la croce e la grazia di una malattia… “un dono” afferma lei sorridente ed energica al nono mese di vita nuova, tre mesi dopo l’annunciata morte da parte dei medici…
Ci sono vari tipi di pesca: a strascico, con il piombino, con la canna, o con la rete… qui la pesca si fa con l’abbraccio; tutti si abbracciano molto, specialmente i più piccoli; ciò non toglie momenti di tensione, fermezza nell’educare; punizioni e correzioni… ma si sente nell’aria il clima sereno dell’amore donato a piene mani che come “olio e vino” vuole curare ferite profonde e di lunga data…
Si pescano “i pesciolini” non per trattenerli, ma per portarli in altri mari, con altre famiglie, se la propria
non è in grado o ha troppo ferito… la gioia e la speranzadel lasciare andare altrove, coinvolge tutta la
comunità e l’equipe… sogni di riscatto e di vita, non senza prevedere e momenti di difficoltà e di dolore per tutti, rendono i giovani eccitati e preoccupati nel medesimo sguardo: “Ce la farò?” “Ce la faranno questi nuovi genitori?” “Saranno ancora sofferenze per me?” “Come posso abbandonare la mia mamma e trovarne un’altra?”
La cappella della Comunità ha al centro un tavolo, sopra vi è il tabernacolo, la Parola, una croce e le foto di ciascuna ragazza oragazzo dell’Hogar, non solo per tenerli presente al centro della preghiera e del meditare e vivere la Parola, ma perché essi sono il più vero Corpo di Cristo, la Parola del Padre più esigente e radicale, i Crocifissi della Storia…
“Vi farò pescatori di uomini…”
Non è un invito: è una realtà, è la missione del discepolo e della discepola di Gesù, il Risorto… è il non
guardarsi troppo o perdersi in riflessioni da riva dove ci attanagliano paura e abitudine, scoraggiamento e onnipotenza… è uno sforzo da compiere “di notte”, anche senza successo, certi che è il Signore che, nel giorno in cui abbracceremo la sua Parola, renderà miracolosa e abbondante la nostra pesca perché al centro ci stanno sempre i “pesci”; “i pescatori” sono solo servi inutili…
“Vi farò pescatrici e pescatori di uomini…”
ps “Vi farò pescatori di uomini…” è nel brano evangelico del giorno 7 settembre (Lc 5, 1-11),
che giunsi a Loja e non potevo non esser colpito da pescatori e pescatrici così fraternamente
speciali, non perfetti, ma sempre presenti e pronti per la “pesca”…
F. Enrico Muller
Le début d’une année scolaire exaltante-St. Michel
C’est avec plaisir que l’équipe pédagogique du lycée Saint-Michel a retrouvé ses élèves, suite aux vacances estivales. Tous affichaient une certaine excitation à l’idée de connaître leur classe et la liste de leurs professeurs. Un nouveau début, notamment pour les élèves de classe préparatoire, qui vont découvrir leur nouvel établissement, ses règles, dans l’espoir de se faire rapidement de nouveaux amis.
Le directeur a rappelé dans son discours inaugural de rentrée qu’en Turquie, en ces temps troublés, nous avons besoin de la sagesse des penseurs et des philosophes grecs et latins, allemands et français et turcs, sans compter tous ceux dont la pensée a marqué l’histoire… Et que cette sagesse-là ne peut s’acquérir que par l’éducation bienveillante qu’on leur dispense. Il a rappelé également que la mission de l’école et de notre lycée en particulier demeure bien plus vaste que l’accumulation de connaissances. Il s’agit de grandir ensemble, d’acquérir des valeurs humanistes, de devenir des adultes responsables et mieux préparés, pour qu’une fois leur éducation faite, ils puissent construire ensuite un monde meilleur.
Nous souhaitons à tous les élèves une excellente année scolaire 2017-2018, placée sous le signe de la réussite.
Gente pequeña y gente grande

A la fois beau et déroutant…
Le temps d’une journée, 8 élèves de Terminale Bac Pro Aménagements Paysagers, ont découvert ce 7 septembre le village de la Gacilly, ses jardins et ses venelles qui se transforment chaque année en galerie d’exposition à ciel ouvert.
4 thèmes les ont particulièrement fait réagir le long de leur déambulation :
- L’Homme et l’animal : un face à face surprenant !
- Les photographies sur la barbarie du braconnage : quand la mort d’un animal devient source de plaisir et de pouvoir
- Un peu plus léger : les rois de la sape par Baudoin Mouanda : une leçon de style et de bon goût!!!
- Le travail de la photographe d’origine éthiopienne Aida Muluneh à la fois beau, poétique mais perturbant, avec ses portraits de femmes aux visages peints de couleurs crues ; un style qui se rapproche du courant surréaliste, de Magritte par ses mises en scènes.
Ils ont fait également un long arrêt dans un petit jardin très coloré construit autour d’un arbre à palabres ; jardin qui doit les inspirer pour la conception et la réalisation d’un petit jardin d’inspiration africaine dans le cadre de leur MAP conception.
L’après-midi, leur chemin s’est poursuivi tout naturellement vers le Jardin Botanique Yves Rocher où l’on peut toujours s’évader dans une forêt de bambous et découvrir, même goûter leurs plantes aromatiques, condimentaires venues des quatre coins du monde… utilisées en cosmétique, médecine ou encore en cuisine.
Boarders’ activity: it’s a knockout!
The new term has begun and with a welcome BBQ and a full weekend of activities the boarders have enjoyed their first week back at St John’s.
Thankfully the weather cleared up nicely after the wet Friday evening, the sun was out and allowed for a full day of sport. Saturday morning saw the first of our girls’ hockey fixtures, and it was good to see some of the new boarders involved with these straight away. There was Rugby training for the Senior School boys at our Playing Fields, plus football and netball for the Junior Boarders.
On Sunday, the whole Boarding Community enjoyed ‘It’s a Knockout’: a challenge event, which involves lots of inflatable fun! The event was thankfully moved to the morning and whilst it was cloudy with a few showers, everyone got into the spirit of things and enjoyed themselves on the inflatable games. Miss Dry’s team were the eventual winners after collecting the most golden tokens in the final game of the ‘Crystal Dome’ – congratulations to them!




Journée de Formations pour les nouveaux enseignants des écoles du réseau lasallien de Grèce
Thessalonique, samedi 2 septembre 2017 : Organisée par le Conseil d’Animation et de Formation Lasallienne de Grèce (C.A.F.L), s’est tenue au Collège « De La Salle » de Thessalonique une Journée de Formation pour tous les nouveaux enseignants (instituteurs, institutrices et professeurs), recrutés au cours des trois dernières années dans les établissements lasalliens du Pirée, d’Alimos, de Syros et, bien sûr, de Thessalonique. Cette fois-ci, nous avons eu le plaisir d’accueillir aussi deux enseignantes, venant des écoles des Ursulines, dont deux établissements, se trouvant dans la banlieue d’Athènes, sont entrés en collaboration étroite avec le réseau lasallien de Grèce à partir de l’année scolaire 2017-2018.
La formation était articulée autour de trois interventions : La vie et l’œuvre de Jean-Baptiste de la Salle (M. Antoine Rigoutsos, chef d’établissement de l’école primaire Saint-Paul) – Le réseau lasalien : Administration et Institutions (Mme Stavroula Kanellopoulou, présidente du C.O.ME.L de Grèce) – Le Projet Éducatif Lasallien (M. Marc Varthalitis, coordinateur du C.A.F.L de Grèce). Ces interventions ont donné l’occasion aux 40 participants, d’abord, de connaître la vie du fondateur de l’Institut des Frères des Écoles Chrétiennes, ensuite, de se rendre compte de l’ampleur du réseau universel d’enseignement lasallien et de leur propre place dans celui-ci et, enfin, de découvrir encore mieux la tradition éducative lasallienne. Après les interventions, tous les participants, repartis en cinq groupes de huit personnes, ont été convoqués à travailler sur dix questions (deux questions par groupe) leur permettant de partager leurs propres expériences sur la façon dont ils vivent l’esprit communautaire à l’intérieur de leurs écoles et de se convaincre de leur utilité dans la promotion du projet éducatif lasallien. Pour les participants, le travail en groupe a été la partie la plus intéressante de la Journée de Formation.
Ce fut surtout l’occasion de se retrouver et de vivre « ensemble et par association » notre mission d’éducateurs lasalliens dans un échange spontané et respectueux de chacun. Le soir, les participants, réunis autour d’une grande table dans une taverne de Thessalonique, n’ont pas cessé d’échanger des regards de complicité et des promesses chaleureuses de retrouvailles, témoignant ainsi leur grande satisfaction à la fin d’une journée particulièrement fatigante mais extrêmement fructueuse et montrant que la mission que nous partageons vraiment les uns et les autres est source de joie et d’espérance.
Dimitris Platanas
membre du C.A.F.L.
Los Hermanos Lorenzo Tébar, José María Valero y Andrés Tabernero visitan la Fundación Padre Juan Schenk
La Fundación Padre Juan Schenk se dedica a la recogida de libros usados para enviarlos a las instituciones que trabajan en países en vías de desarrollo tras petición de las mismas.
La junta de la fundación invitó a una representación de Hermanos de La Salle para explicarnos toda la organización y dinamismo de la misma.
Allí acudieron los Hermanos José María Valero, Lorenzo Tébar y Andrés Tabernero a conocer de primera mano cómo es el funcionamiento de esta fundación en los locales donde almacenan los libros que, posteriormente, son distribuidos en países que los necesitan.
Desde hace dos años La Salle viene colaborando con dicha fundación no solamente recogiendo libros sino cediendo los locales para su almacenamiento.
En la fundación colaboran alrededor de 20 voluntarios, la mayoría de ellos personas jubiladas.
La comunidad de acogida de La Salle de Valladolid inicia su andadura
Finalizado el verano y tras participar en diversas actividades pastorales y de voluntariado, todos los componentes de la nueva comunidad de acogida: Nacho de la Calle, Álvaro Alcubilla, H. Jorge Medina Elvira, Gemma Muñoz, Güenther Boelhoff, H. Antonio López, H. Francisco Dionisio, Pilar Jorrín y H. Rufino Arconada, nos reuníamos el pasado 23 de agosto para concretar la hoja de ruta hasta primeros de septiembre.
Los últimos días de agosto nos hemos organizado para ordenar los espacios de la comunidad, preparar la cocina, el comedor, adaptar alguna sala para los peques: Martín y María, los jovencitos de la Comunidad
Hemos salido también de compras con el “carrito”, pues la despensa, el frigorífico, los armarios y cajones de cocina necesitan una “puesta a punto”. Con casi todo listo, empezábamos el día 1 de septiembre.
Los días 2 y 3 los dedicamos a poner en marcha la elaboración del proyecto comunitario, dedicando espacios para la oración, la celebración de la Eucaristía y para el diálogo sobre diferentes aspectos que queremos que consten en el proyecto. Somos conscientes que todo este proceso tiene que ser fruto de mucho diálogo, sin que nos apremien las prisas por tenerlo todo muy definido a corto plazo, un tiempo para vivir la flexibilidad de los ritmos comunitarios, un tiempo para crecer en amistad y en cercanía. Los días de retiro nos han permitido dialogar y concretar varias cosas:
– Ritmos comunitarios de oración y celebración
– El presupuesto comunitario
– La misión de la comunidad
– La presencia en las obras educativas de Valladolid
– Las funciones, calendario y ocio comunitario.
Dos días de retiro que dieron mucho de sí y que han marcado el inicio de un camino que queremos hacer juntos. Hemos dado los primeros pasos con mucha ilusión. Seguiremos avanzando y diseñando el proyecto en otros encuentros comunitarios.
Comunidad de acogida La Salle Valladolid