Concorso “Che impresa ragazzi!”: vince “Pharmacall” l’app ideata dai ragazzi del Gonzaga

Una app per smartphone che permette di effettuare una ricerca di medicinali tra le farmacie aperte più vicine. E’ “Pharmacall” la start up ideata dai ragazzi dell’Istituto lasalliano Gonzaga di Milano che oggi ha vinto il Concorso “Che impresa ragazzi!“.

“Il progetto Alternanza Scuola-Lavoro condotto dalla FEDUF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio) ha coinvolto gli studenti delle terze classi dei Licei nella creazione di un’idea imprenditoriale e nello sviluppo di competenze finanziarie” spiega il prof. Alberto Rizzi, docente del Gonzaga “attraverso la compilazione di un business plan, la redazione di una lettera di presentazione e la realizzazione di un video pubblicitario”.

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Una decina i ragazzi dell’Istituto lasalliano che lo hanno realizzato. Diverse le ore di lavoro: “teorico e pratico, dallo sviluppo del progetto in sè fino al cortometraggio finale” spiega Riccardo, del gruppo. “Un’idea nata dalla mia difficoltà a reperire a volte farmaci” specifica Mario. Diversi gli obiettivi didattici: “lavorando in gruppo si impara a cercare punti di incontro con il pensiero altrui” sottolinea Ludovico “su un progetto concreto che sa di futuro”. E se imparare facendo resta modalità vincente, il progetto parla anche di sostenibilità economica e utilità sociale: “valori importanti per il mondo del lavoro, che abbiamo fatto nostri nell’educazione lasalliana ricevuta” aggiunge Francesco. “Un’opportunità formativa” conclude Mario “che ci ha permesso di esprimere al meglio le nostre capacità”.

La premiazione oggi a Roma presso Palazzo Altieri, sede dell’Associazione Bancaria Italiana.

“La Salle for Amatrice”: a Parma l’abbraccio di una comunità

Erano più di 1000 venerdì 16 settembre tra alunni, famiglie, ex alunni e amici. 75 i kg di Amatriciana cucinata; 6900 gli euro raccolti per i terremotati.

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“Un abbraccio simbolico a quanti sono stati colpiti dal terremoto del 24 agosto” sottolinea Fr. Andrea Biondi, giovane direttore dell’Istituto Lasalliano, in prima fila ai fornelli.

“Un segno per tornare a sentire vicini gli altri, anche se apparentemente lontani, e sentirli insieme, come comunità in cammino”.

Il ricavato verrà devoluto interamente alla Croce Rossa di Parma che opererà nelle zone terremotate.

Una coppia volontari che hanno trascorso 15 giorni a Scampia

Siamo una coppia di Milano che ha superato la cinquantina e che quest’estate ha scelto di dedicare parte delle proprie vacanze per un’esperienza con Mission Bambini.

La destinazione è stata Scampia.

Le due settimane trascorse a Casarcobaleno sono state  un susseguirsi di emozioni.

Siamo stati accolti dai Fratelli Lassaliani e dalle Suore della Provvidenza come se appartenessimo da sempre alla loro famiglia.

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Abbiamo conosciuto le problematiche del quartiere,le storie di tante famiglie, abbiamo condiviso pranzi e cene non solo con altri volontari ma anche con tante persone che hanno bussato alla porta e sono stati accolti dalla generosità che si respira in questo luogo.

Abbiamo giocato con i bambini, abbiamo ascoltato i loro genitori,abbiamo cercato di renderci utili nelle necessità del quotidiano mettendo a disposizione le nostre piccole abilità.

Ogni giorno trascorso ci è entrato profondamente nel cuore e non avremmo mai immaginato di emozionarci nel momento dei saluti.

Con la nostro testimonianza vorremmo condividere la possibilità per tutti, giovani e meno giovani,di poter fare un esperienza come questa.

Prima di partire non sapevamo che saremmo tornati arricchiti.

Abbiamo ricevuto più di quello che abbiamo donato, abbiamo compreso quanto sia importante sciogliere i pregiudizi,e come la tolleranza la pazienza l’ascolto e l’esempio siano un difficile traguardo che solo con la volontà si può raggiungere.

Un ringraziamento particolare a fratel Enrico che ha fatto di casarcobaleno un luogo dove i colori delle emozioni sono pieni di sfumature

Luisa e Gabriele

“Educare alla misericordia”: a Cortina d’Ampezzo dal 6 al 10 luglio il XVII corso di formazione per la famiglia lasalliana

Rimettersi in gioco per rispondere con amore ed efficacia alle necessità dei nostri giorni, ai giovani di oggi. Ad offrire un contributo in merito, dal 6 al 10 luglio a Cortina d’Ampezzo, sarà il corso di formazione per la famiglia lasalliana, presso Casa Faloria delle Suore Orsoline Missionarie del Sacro Cuore.

Un appuntamento giunto alla sua 17° edizione, solitamente ospitato a Perugia che vedrà quest’anno circa 30 partecipanti tra fratelli, docenti e rappresentanti delle varie componenti della famiglia lasalliana. Il tema scelto,educare alla misericordia, sarà declinato nei tre giorni centrali con tre diversi interventi: le 12 virtù del buon maestro a cura di Federica Cela, Presidente della Famiglia Lasalliana Italiana, l’umiltà, ovvero la consapevolezza della propria debolezza, a cura di Stefano Capello, Direttore della Scuola La Salle di Grugliasco ed Educare alla Misericordia a cura di Roberto Zappalà, Direttore dell’Istituto Gonzaga di Milano.

“In un momento di cambiamenti e di ostacoli per molte nostre Istituzioni – spiega la Cela – ritengo sia importante ripartire dalla base, perché tante difficoltà non sono da attribuire a contingenze economiche ma alla mancanza di un terreno su cui fondare il nostro agire. Recuperare quindi innanzitutto un clima accogliente, fatto da persone appassionate, convinte che si sentono parte di una missione, senza arroccarsi su posizioni scontate, come già indicato dal Superiore Generale Fr. Robert Schieler nella lettera pastorale del dicembre 2012, ma riscoprendo creatività evangelica e tanta solidarietà umana”.

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L’educatore è essenzialmente colui che semina. “La vocazione lasalliana – aggiunge – partecipa a seminare il bene comune attraverso una grande opera educativa e culturale, una convivenza basata sull’amicizia, istituzioni educative cattoliche, testimonianza di vita”.

Un servizio, quello educativo, “da tornare a svolgere insieme, dove ciascuno si sente accolto, considerato, aiutato e sostenuto, nessuno escluso, perché immerso in un clima autenticamente cristiano di rispetto, solidarietà e responsabilità condivisa, per una buona educazione” conclude “non ridotta a mera formalità ma forma concreta di carità cristiana”.

Italia – Assemblea generale dei Fratelli

Italia – Assemblea generale dei Fratelli

“Nuove prospettive per nuove dinamiche”

“Non partire da noi e dai nostri problemi, ma guardare fuori per riscoprire ciò a cui siamo chiamati, confrontarci con i problemi in modo diverso, generando dinamiche nuove”.

Un incontro – l’Assemblea generale dei Fratelli delle Scuole cristiane svoltasi a Roma dal 10 al 16 luglio – pensato, dopo 13 anni dall’ultima edizione, per “spiazzare” gli oltre 100 fratelli presenti.

Articolato il programma della settimana: l’ascolto di Dio che parla nel mondo con i contributi di fratel Jorge Gallardo de Alba, vicario generale, soffermatosi sulla necessità di sedimentare gli eventi e procedere lentamente per comprenderli, l’analisi del primo capitolo della regola e la presentazione di alcuni strumenti di lavoro per interiorizzarla: “diventare consapevoli della realtà personale e di ciò che ci circonda, illuminarla con la Parola di Dio che si fa preghiera e vera amicizia con gli uomini, applicando le riflessioni nella vita quotidiana”.

La fedeltà creativa al carisma e le esigenze dell’economia, a cura di Sr. Alessandra Smerilli, che ha evidenziato la necessità di porsi in ascolto dei segni dei tempi – tra sostenibilità economica, spirituale e relazionale – tornare a raccontarsi per riaccendere i cuori, incontrare le persone ferite, i dolori degli uomini e delle donne di oggi, dei più poveri.

In ascolto di Dio che parla nel silenzio, con le riflessioni di Padre Innocenzo Cardellini e il Giubileo vissuto nel pomeriggio di mercoledì 13 a San Giovanni in Laterano.

Infine l’ascolto come comunità per discernere le chiamate di Dio, sulla Infine l’ascolto come comunità per discernere le chiamate di Dio, sulla situazione della Regione lasalliana che comprende Europa e Medio Oriente – 23 paesi in 8 distretti ed una delegazione – proposta da fr. Aidan Kilty, Consigliere Generale che ha invitato ciascuno “ad uscire dai propri confini geografici, personali, ad andare oltre lo scoraggiamento, accettando le sfide poste alle istituzioni lasalliane, abbandonando la propria comfort zone, mettendo in secondo piano le esigenze personali, operazione possibile solo se forti di una intimità contemplativa con Dio, che rende testimoni del Risorto”.

Due esperienze concrete infine “per farci ridare da fuori lo zelo per la nostra missione” sottolinea Fr. Enrico Muller, tra gli organizzatori: Padre Eugenio Brambilla, Barnabita sulle scuole di seconda opportunità che ha evidenziato nel suo intervento “la necessità di accostarsi al disagio in termini positivi, pensando alla periferia come una opportunità e risorsa, ridando la parola a chi non ce l’ha” e Andrea Monda, insegnante di religione, giornalista, ex studente lasalliano, sulla grandezza e bellezza che la professione educativa offre, perchè ha sottolineato nella sua testimonianza ricca di esperienze significative maturate al De Merode di Roma, “educare non è occupare spazi ma generare processi”, in sintesi “amare”.

Sabato 16 le conclusioni per uscire insieme “fuori dall’accampamento” con direzioni condivise. A presiedere la celebrazione eucaristica Mons Carballo ofm, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di vita apostolica.

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