De Merode, sette liceali romani a Scampia

Quattro giorni rivoluzionari, per capovolgere sguardo, orizzonti, prospettive. Sette i ragazzi coinvolti dal primo al quarto liceo dell’Istituto De Merode di Roma, dei Fratelli delle Scuole cristiane. Alternativa alla settimana bianca, “proposta decisa, senza sconti” spiega Andrea Sicignano, docente dell’Istituto e coordinatore della proposta.

Ad illustrare l’iniziativa è Andrea Testa, docente dell’Istituto che da anni segue e partecipa al progetto: “la partenza domenica 24 febbraio da Roma. L’arrivo a Scampia, CasArcobaleno, presso la comunità educativa lasalliana, e nel pomeriggio tappa al campo rom per l’incontro con bambini e ragazzi. Il lunedì mattina alla scuola di seconda opportunità Io valgo diretta da Fratel Enrico Muller”, lezioni preparate dai ragazzi di Scampia sui vulcani e approfondimenti dei ragazzi del De Merode sull’amore.

“Nel pomeriggio la visita al giardino dei mille colori di suor Edoarda, delle Suore della Provvidenza, e ai suoi bambini delle elementari”. Da 25 anni la religiosa opera nella scuola, presidio di accoglienza ed integrazione a ridosso del campo rom. “Martedì mattina per un gruppo gita a Napoli al castello di sant’Elmo e a Spaccanapoli con i ragazzi di Io valgo. Gli altri con Fratel Raffaele a fare scuola e alfabetizzazione ai giovani rom. Nel pomeriggio di nuovo da suor Edoarda. Mercoledì mattina lezioni e nel pomeriggio scuola e alfabetizzazione al campo rom. In serata il rientro a Roma”.

“A CasaArcobaleno ho trovato un luogo accogliente in cui ritornare, persone con cui intrecciare rapporti significativi. Qui ho avuto la possibilità di confrontarmi con realtà molto diverse dalla mia e in questo, trovo, ogni volta che torno, un arricchimento” confida Gemma, 17 anni. “E’ un moltiplicatore di amore. A vecchie conoscenze si aggiungono nuovi piccoli volti attenti e pieni di preoccupazione. Non esiste luogo in cui mi senta più grata del dono della vita e per tutto ciò che l’essere nata nella mia famiglia ha comportato. Non esiste casa in cui venga espressa così tanta gratitudine per i piccoli gesti. Scampia è Barabba, un bambino rom talmente bravo a finire i compiti assegnatigli dalla maestra, e talmente preciso e composto nell’aspettare gli altri, che più di tutti mi interroga sul perché sia nato lì. Scampia sono i bambini che ti vengono incontro quando dovresti essere tu ad avvicinarti a loro. CasArcobaleno è Lino, il suo timido sorriso e la puntualità nel cercare a salutare tutte le volte che ritorniamo lì. E’ Salvatore con la sua infinita dolcezza ed immensa gratitudine. Casa è Shadè che vuole chiamarmi una volta a settimana dopo aver giocato insieme solo un paio d’ore. È Andrea che non accetta il fatto che torniamo a Roma”.

“Un’esperienza davvero importante” spiega Andrea, 18 anni. “Il rapporto con i ragazzi di Io Valgo non è stato particolarmente facile. C’erano varie barriere da abbattere. La lingua, la differenza di comportamento e di condizione. Trasmettere dei messaggi non è stato facile. Non si fidavano e non ascoltavano. Lo sforzo quindi di trovare qualcosa che unisse. Scampia mi ha aiutato a riconoscere il vero significato dell’istruzione e di quanto essa sia potente, a rapportarmi con altre persone che avevano una visione del mondo totalmente diversa dalla mia, aiutandomi a notare qualcosa che non vedevo”.

“Casa Arcobaleno” confida Elisa, 17 anni “come il nome, è una casa piena di colori, che porta felicità e affetto ad ognuno che entra. Aiuta a comprendere che ognuno di noi è una stupenda meraviglia e che insieme possiamo splendere”.

Per Linda, 14 anni partire è significato “capire il valore delle piccole cose, i diversi punti di vista della vita, svelare pregiudizi, fondati su menzogne che tanto fanno male alle persone”. “Giorni per maturare. scoprire una parte sconosciuta di me”. Concorda Gabriele, anche lui in primo liceo “un luogo di gratitudine per i tanti piccoli che mi hanno fatto sentire parte della loro vita capovolgendo il mio sguardo. Tornerò”.

École Sacré Coeur Nantes

Chaque dernier vendredi du mois, tous les élèves de l’école se rassemblent dans le gymnase.

C’est l’occasion pour la directrice de parler à tous les élèves.

Chaque classe présente une production qu’elle a réalisée ou raconte un projet ou un événement vécu ensemble.

A  la fin, nous fêtons les anniversaires de tous les enfants nés dans le mois.

Savez-vous planter les graminées et les palmiers ? A la mode, à la mode …. – La Salle Kerplouz

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Ce vendredi 8 mars, les étudiants se sont rendus au pumptrack de Brech, pour réaliser l’aménagement conçu par leurs aînés.  Ils ont été confrontés aux aléas des chantiers de plantation : compréhension du plan/ sol gorgé d’eau/ modifications de dernières minutes etc.

Organisation : 5 équipes avaient été créées au préalable avec un responsable pour animer le groupe et assurer le bon avancement des travaux. Certains se sont révélés dans ce nouveau rôle. Les équipes étaient réparties sur les différents îlots à planter.

Découverte du chantier / quelques surprises !!!!

A notre arrivée, une clôture de ganivelles avait déjà été installée par les agents de la commune. Les élus avaient un peu modifié l’implantation initiale en courbe suggérant le mouvement. L’aspect sécurité a été mis en avant.

Il a donc fallu revoir la disposition des végétaux et s’adapter…. 2 bonnes heures ont été nécessaires…

Autres découvertes et contraintes de dernières minutes :

  • Une bâche synthétique qui sera recouverte de copeaux de bois avait également été déjà installée à la demande également des élus (cela nous a permis de rappeler aux étudiants les rôles et aspects positifs/négatifs des différents ‘’paillages’’).
  • Un sol gorgé d’eau à l’entrée du site : un groupe a dû malgré tout implanter les végétaux à cet endroit ……

Les étudiants se sont bien investis dans ce projet qui donne vraiment une forte identité au site.

Ils ont mis en pratique les différentes phases de la plantation : lecture de plans, implantation, préparation des végétaux, mise en place ‘’d’antivols’’ sur les Trachycarpus fortunei… finitions…. Réflexion sur la reprise des végétaux (problèmes agronomiques).

Ils ont été confrontés à la réalité des chantiers, parfois un peu éloignée des règles de l’art.

La tire d’érable – École Sainte Marie

La tire d’érable (ou tire sur la neige) est une préparation culinaire québécoise. Elle consiste à faire chauffer du sirop d’érable et à le verser sur de la neige pour en tirer des bonbons mous.

Pendant les vacances d’hiver, Ethan est allé rendre visite à sa « matante » au Québec. Il nous a rapporté des photos, des livres dont l’histoire fabuleuse de Bonhomme Carnaval et du sirop d’érable dont nous avons fait de la « tire d’érable ».
Voici la recette, à défaut de la faire sur la neige, nous l’avons réalisée sur de la glace :La veille de la réalisation de la tire d’érable, placer un récipient rempli d’eau au congélateur pour obtenir de la glace.Faire bouillir le sirop d’érable pour qu’il caramélise.

Déposer de longues « langues » de sirop sur la glace.Attendre quelques secondes.

Enrouler le sirop autour d’un bâtonnet de glace pour former une sucette.

 Laisser refroidir quelques instants sur la glace.

Dégustez !

Solidarietà Internazionale on tour!

Solidarietà Internazionale on tour!

La Fondazione De La Salle Solidarietà Internazionale in visita alle scuole La Salle Italia

Lo sapevi quanto è grande la tua famiglia Lasalliana? 79 paesi del mondo, più di mille scuole e più di un milione di studenti!

È così che abbiamo iniziato tutti i nostri incontri, laboratori e giochi tra le classi delle scuole La Salle Italia.

Tra il 28 e il 30 gennaio in Sicilia e tra l’11 e il 15 febbraio nel nord Italia, abbiamo realizzato un tour per coinvolgere i nostri studenti, genitori e insegnanti nella grande rete lasalliana internazionale di cui fanno parte, che è la nostra forza e la nostra ricchezza.

Abbiamo intrapreso un viaggio “Oltre le Frontiere”, per conoscere le scuole La Salle, presenti nei 5 continenti! Tramite foto, video e chiamate Skype internazionali abbiamo raccontato loro i progetti di solidarietà che l’Istituto porta avanti ogni anno.

Nell’ambito dell’educazione allo sviluppo, abbiamo spiegato come i nostri programmi lasalliani rispondano ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che le Nazioni Unite hanno identificato per il 2030, invitandoli a partecipare e ad essere parte del cambiamento nel mondo!

Vorremmo ringraziare per l’invito e la meravigliosa accoglienza l’Istituto San Luigi ad Acireale, il Centro Giovanile Lasalliano a Regalbuto (EN), la Scuola La Salle Grugliasco (TO), l’Istituto La Marmora di Biella (TO), il Collegio San Giuseppe di Torino, l’Istituto Filippi La Salle a Vercelli, l’Istituto San Giuseppe di Milano e in particolare l’Associazione Genitori e il San Luigi Gonzaga di Milano.

Questo tour si inserisce in un’azione già avviata per il coinvolgimento delle scuole nei progetti di solidarietà e sviluppo. Durante le festività natalizie, le scuole La Salle di Roma e l’Istituto San Giuseppe di Milano hanno partecipato ai laboratori natalizi di educazione allo sviluppo organizzati per le classi primarie.

La nostra prossima tappa saranno i laboratori pasquali! Saranno diretti alle classi primarie ed è possibile prenotarsi scrivendo a lballerini@lasalle.org

In ogni momento dell’anno potrete invitarci nelle vostre scuole per incontrare gli studenti delle classi secondarie, gli insegnanti, i genitori e gli ex alunni, scrivendo sempre a lballerini@lasalle.org!

Scoprite quanto è grande la nostra famiglia lasalliana!

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